Pubblicato il 12 gennaio 2018 e in vigore da domani il decreto già firmato dal Ministro Graziano Delrio il 1 dicembre 2017 che definisce modalità e tempi di introduzione dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture nelle stazioni appaltanti, per razionalizzare le attività di progettazione e le relative verifiche.

Il passaggio al BIM è un passo importante per il settore delle costruzioni. Il decreto è composto da 9 articoli e chiarisce i tempi e i modi dell’adozione della metodologia BIM negli appalti pubblici.

L’obbligatorietà dell’introduzione del BIM per i grandi progetti pubblici riguarderà principalmente i grandi progetti infrastrutturali e quindi organizzazioni che dovrebbero essere pronte ad accogliere metodologie organizzative e procedurali connaturate alle loro strutture: la gestione documentale, le tecniche del Project management e i sistemi di qualità ISO -9001 non sono una novità per questo tipo di realtà complesse e strutturate.

Gli aspetti che meritano un approfondimento sono invece quelli più legati alle tecnologie da adottare – come per esempio la definizione e la gestione dei modelli tridimensionali delle opere viarie e ferroviarie – o semplicemente la necessità di dotarsi di nuovi strumenti tecnologici e di avviare corretti percorsi formativi per colmare eventuali lacune.

E’ indubbio però che il decreto rappresenta un’occasione unica per innovare le modalità di gestione di progetti complessi nel nome della dematerializzazione dei dati, della virtualizzazione e dell’interoperabilità.

(Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti)

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